Quando è obbligatorio fare la dichiarazione dei redditi? Scopri tutti i segreti

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In questo articolo andremo ad esplorare un altro aspetto riguardante la dichiarazione dei redditi: andremo a vedere quando è obbligatorio fare la dichiarazione dei redditi e quando, invece, si può non presentare.

obbligatorio fare la dichiarazione dei redditi

In un articolo precedente, disponibile a questo link, abbiamo parlato di cosa è la dichiarazione dei redditi, analizzandone i vari quadri da compilare. Abbiamo anche visto come si fa a compilare una dichiarazione dei redditi e a cosa essa serve.

In questo articolo, invece, vedremo in maniera più specifica quando si deve obbligatoriamente compilare la dichiarazione dei redditi. Come vedremo, infatti, ci sono anche dei casi in cui non è obbligatorio compilare e presentare la dichiarazione dei redditi; perciò occorre fare una distinzione tra i diversi casi.

La dichiarazione dei redditi

Innanzitutto, dobbiamo ricordare che la dichiarazione dei redditi è importante per l’Irpef, per capire la percentuale di reddito da dover tassare, ma anche per determinare alcuni rimborsi a cui si ha diritto in seguito a spese mediche, ad esempio. Sulla dichiarazione dei redditi viene calcolata l’imposta in base alla fascia di reddito in cui si rientra.

Esistono diversi modelli di dichiarazione dei redditi, che variano in base al tipo di reddito che si percepisce. Ad esempio, per un reddito da dipendente è consigliato il modello 730, mentre per chi ha una partita IVA è consigliato il modello Unico PF.

Quando è obbligatoria?

La dichiarazione dei redditi è obbligatoria quando si percepiscono uno o più redditi. I redditi possono essere redditi da lavoro, da pensione, derivanti da terreni o fabbricati e da capitale. Qualsiasi persona che percepisca un reddito tra questi ha il dovere di compilare e presentare la dichiarazione dei redditi.

obbligatorio fare la dichiarazione dei redditi

In linea di massima, quindi, la dichiarazione dei redditi è sempre obbligatoria in questi casi. Ma ci sono anche dei casi in cui non è obbligatorio presentarla. Ad ogni modo, si consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista in quanto alcune volte può non essere obbligatorio, ma magari conviene presentarla per ottenere alcuni rimborsi sulle spese.

Quando non è obbligatoria?

Analizziamo, quindi, i casi in cui la dichiarazione dei redditi non è obbligatoria.

Il primo caso è quello di un lavoratore dipendente che abbia lavorato nel corso dell’anno solamente con un unico datore di lavoro. La dichiarazione dei redditi, in questo caso, non è obbligatoria in quanto il datore ha già provveduto a trattenere le quote necessarie dallo stipendio, come previsto dalla legge.

Se, invece, il lavoratore dipendente ha lavorato con due o più datori di lavoro, la dichiarazione dei redditi è obbligatoria. Tuttavia, può diventare NON obbligatoria se il datore di lavoro si è preoccupato di effettuare un conguaglio sulla base delle certificazioni uniche.

Non sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi anche i soggetti che hanno percepito solo redditi “esenti”, ovvero redditi derivanti da borse di studio, indennità per invalidità, pensioni sociali e sussidi di vario tipo.

I limiti di reddito

Un altro caso che esonera il soggetto dalla presentazione della dichiarazione dei redditi è quello in cui il reddito percepito non supera la soglia minima che indica la necessità di pagamento dei contributi. Questi soggetti hanno redditi bassi e vengono chiamati “incapienti”.

Le soglie variano in base al tipo di reddito percepito. Ad esempio, la soglia per il reddito da terreni e fabbricati è pari a 500 €, mentre per i lavoratori dipendenti la soglia è di 8.000 €, così come per il reddito da pensione. La cifra fa riferimento a un lavoro o una pensione che coprono il periodo di 365 giorni. Questo implica che la dichiarazione dei redditi è obbligatoria per chi supera tale soglia in un periodo minore di un anno.

Per i redditi da lavoro occasionale la soglia è di 4.800 €, mentre per le associazioni sportive dilettantistiche la soglia ammonta a 30.658 €. Coloro che non superano la soglia definita per la propria categoria sono inseriti in una sorta di “no tax area”, cioè una fascia di reddito che non implica l’obbligatorietà della dichiarazione dei redditi.

Quali modello devo compilare per la dichiarazione dei redditi?

Come abbiamo visto all’inizio di questo articolo, esistono vari modelli di dichiarazione dei redditi. Perciò è necessario consultare un professionista per determinare quello giusto in ogni situazione. In linea generale, il modello unico (oggi “modello redditi”) è adatto a qualsiasi caso. Il modello 730, invece, necessita di alcuni accorgimenti.

obbligatorio fare la dichiarazione dei redditi

Il modello 730

Ad esempio, il modello 730 può essere presentato solo dai lavoratori dipendenti, dai pensionati e dai soci di cooperative, o da chi percepisce indennità di mobilità. Inoltre, può presentare il modello 730 il lavoratore dipendete con contratto a tempo determinato, che nel momento della presentazione non è più sotto contratto.

Non è possibile presentare il modello 730 se si è avuta la Partita IVA o se si è stati parte di società di persone o associazioni. Anche i soggetti che risiedono all’estero nel momento di presentazione della dichiarazione dei redditi o che hanno vissuto all’estero nell’anno di riferimento della dichiarazione non possono usufruire del modello 730.

La differenza tra modello 730 e modello redditi

Ovviamente, i diversi tipi di dichiarazione dei redditi presentano delle differenze. Una delle più importanti riguarda i crediti. Con il modello 730 è possibile richiedere il rimborso dei crediti che dobbiamo ricevere e i tempi di erogazione sono piuttosto brevi (vanno da qualche settimana a un massimo di qualche mese). Per quanto riguarda il modello redditi, invece, i crediti vengono per lo più scalati dalle dichiarazioni dei redditi successive o sfruttato per pagare altri debiti. Il rimborso dei crediti con il modello redditi è previsto entro almeno un paio di anni.

Conviene non presentare la dichiarazione dei redditi?

Abbiamo visto che non in tutti i casi è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi. Detto questo, però, è anche necessario valutare la convenienza della “rinuncia” che si fa. Questo perché spesso non è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi ma potrebbe essere conveniente. Infatti, il datore di lavoro si preoccupa di trattenere dallo stipendio di un dipendente soltanto le detrazioni da lavoro e quelle per carichi di famiglia.

Tuttavia, per accedere alle detrazioni per le spese di ristrutturazione delle casa, del mutuo, le spese mediche o le spese di istruzione è necessario presentare la dichiarazione dei redditi.

Conclusione

L’argomento della dichiarazione dei redditi è molto ampio. In questo articolo abbiamo analizzato la possibilità di non presentare la dichiarazione e abbiamo visti in quali casi è possibile farlo. Ad ogni modo, è sempre necessario il parere di un professionista che sappia indicarci la decisione migliore da prendere, quella più conveniente.

Spero che questo articolo vi sia stato utile e vi ricordo di seguirmi sui miei canali Instagram, Telegram e YouTube per rimanere sempre aggiornati, per eventuali chiarimenti e per esplorare molti nuovi argomenti interessanti!

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Dirigente sportivo, gestisce un settore nazionale ed è Presidente di un comitato all'interno di un EPS riconosciuto dal C.O.N.I. - Consulente sportivo e del terzo settore - CEO della DreseGo Goup SRL

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